D.Gray-man

Bentornati, poliedrici apprendisti! Ditemi un po’: quanti di voi sanno cos’è D.Gray-man? Se non lo sapete siete delle brutte persone. Va be’ neanche tanto, sono io che sono un pessimo maestro. Però rimedio subito con un articolo a riguardo.

D.Gray-man è un fumetto giapponese (leggasi ‘manga’) scritto e disegnato dalla sensei Katsura Hoshino, apparso per la prima volta nel lontano 2004 sul settimanale Weekly Shōnen Jump (per chi non conoscesse la rivista, QUI il link alla pagina sull’enciclopedica wiki). Ma perché ne sto parlando? Perché D.Gray-man è una gran ficata! Ma anche perché avevo voglia di parlarne e perché questo articolo è propedeutico a uno che farò dopo.

Come dicevo, qualche giorno fa ho cominciato a scrivere un articolo su D.Gray-man Reverse, un romanzo che avevo finito di leggere qualche giorno prima. Ma poiché per capire D.Gray-man Reverse bisogna conoscere D.Gray-man mi sono trovato ad aggiungere note su note all’articolo per rendere più comprensibile il testo ma il tutto è risultato così frammentato e poco organico che mi vergognavo a pubblicarlo. Ma dal momento che io sono tirchio e non butto via nulla, ho preferito alleggerire l’articolo su D.Gray-man Reverse e farne uno apposito su D.Gray-man. Così vi beccate un doppio articolo, tiè. ^_^

Ma torniamo al titolo. Katsura Hoshino, l’autrice, pubblica un one-shot intitolato Zone sulla rivista Akamaru Jump, costola della Shueisha e sorella minore della ben più famosa Weekly Shōnen Jump. Qualche anno dopo, la sensei fa il salto di qualità e inizia a pubblicare D.Gray-man, sviluppando l’idea avuta nel one-shot, direttamente su Weekly Shōnen Jump, rivista ammiraglia della Shueisha.

{Piccola curiosità: Katsura ( questo il kanji, per chi fosse curioso di vederlo) è un nome che può andare bene sia per gli uomini che per le donne e i fan si sono chiesti per anni di che sesso fosse la sensei. La Hoshino si è divertita a mantenere il segreto fino al 2008.}

Per problemi di salute e incidenti vari, il manga è stato interrotto e ripreso più volte fino a tornare a essere pubblicato su Akamaru Jump. A fine 2009, dopo l’ennesima interruzione, il manga passa a Jump Square (sempre Shueisha), rivista mensile. Dal 2009 ha continuato a essere pubblicato con ritmi molto irregolari e molte interruzioni. Attualmente è in pausa (tanto per cambiare) ma la sensei ha fatto sapere tramite i suoi profili social che riprenderà a breve la serializzazione.

Detto questo, passiamo a parlare del contenuto dell’opera. Innanzitutto i disegni sono incredibili e rendono benissimo le atmosfere dark: i vestiti scuri, i profili, i tagli delle inquadrature (che detto così pare che me ne intendo di regia ma non è vero), i palazzi ottocenteschi e la notte perenne (la maggior parte delle vicende è ambientata di notte) danno un effetto d’inquietudine generale davvero ben riuscito. Ovviamente col tempo si vede un cambiamento nei disegni e andando a confrontare i primi con gli ultimi si nota un passaggio dall’ordine e dalla semplicità a disegni più dinamici ma anche più contorti. Anche le singole vignette si riempiono di elementi col passare del tempo come fondali più complessi e dettagliati, oggetti di contorno e particolari sui vestiti dei personaggi inquadrati. Tuttavia, se proprio devo essere sincero, gli ultimi disegni, anche se migliori da un punto di vista qualitativo, non rendono altrettanto bene i toni dark tipici della prima parte della serie. Ma questo non compromette la lettura perché, con l’avvio della trama, le atmosfere passano in secondo piano lasciando più spazio agli intrighi, ai misteri e ai personaggi.

I personaggi hanno un bel character design (lo dico in english perché è più cool) o almeno a me piace, poi i gusti sono gusti. Visivamente sono ben fatti. Non ci sono persone troppo bizzarre tipo demoni alati o mostri tentacolari (non fra i buoni, fra i cattivi invece c’è qualche mostro che ha un aspetto un po’ più… be’… mostruoso ^_^), ma riescono a essere ognuno originale e diverso a modo suo. Poi, essendo disegnati da una donna, tutti gli uomini son dei pezzi di modelli di Armani che faranno indubbiamente la felicità del pubblico femminile. Sono ben caratterizzati anche da un punto di vista psicologico anche se non tutti e non a fondo (e molti non hanno lo spazio che meritano) ma è uno shōnen quindi dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento. Se cercate personaggi più ambigui e sfaccettati passate ai seinen. Ad ogni modo alcuni personaggi sono davvero ben riusciti.

E ora parliamo di trama, il piatto forte della serie. Qualche riga fa ho accennato a palazzi ottocenteschi e sapete perché? Perché la serie è ambientata nell’Europa del XIX secolo, chi l’avrebbe mai detto, eh? Poi i personaggi avranno modo sia di viaggiare per l’Europa sia di raggiungere altri continenti (tipo l’Asia) per cui vi sono un mucchio di ambientazioni diverse. Ma torniamo alla trama. Avete presenta la solita lotta fra Bene e Male? C’è anche qui, ma l’originalità è nel modo in cui è sviluppato il conflitto: esorcisti con katane laser che combattono il Demonio e la sua schiera di servitori infernali. Più o meno. D.Gray-man racconta l’epica battaglia fra gli esorcisti dell’Ordine Oscuro (che nonostante il nome è l’organizzazione dei buoni) e il Conte del Millennio. Quest’ultimo in particolare è il Demonio (QUI, QUI e QUI alcune foto prese dal suo profilo Facebook). Il Conte costruisce gli akuma utilizzando la Dark Matter (più avanti illustro come li crea) mentre gli esorcisti li uccidono con armi forgiate con l’Innocence, un materiale che il Signore in persona ha dato all’Ordine per fronteggiare il Conte ad armi pari. Tuttavia i frammenti sono sparsi un po’ ovunque sulla Terra e sia l’Ordine che il Conte li stanno cercando (il primo per forgiarci nuove armi, il secondo per distruggerli).

La storia però non è così banale da ridursi a schiaffi e pugni con contorno di trama (e meno male, direi). Anzi, c’è un bel po’ di violenza sparsa qua e là (non ai livelli di Berserk ma sicuramente superiore a One Piece, Fairy Tail e altri shōnen moderni che sono troppo delicati per i miei gusti). Piuttosto, una cosa che potrebbe dar fastidio ad alcuni è la blasfemia dilagante. Fra suore sgozzate, preti fucilati, chiese rase al suolo a cannonate e alcuni dialoghi del Conte decisamente sopra le righe (insulti diretti al Signore), qualcuno potrebbe offendersi. Non mi sono sembrate scene messe lì tanto per fare clamore perché hanno sempre un senso (e ricordo che il Conte del Millennio è Satana, quindi è quasi lecito aspettarsele certe opinioni). Io comunque lo dico.

Ora, prima di parlare di alcune cose che mi hanno colpito, devo mettere il bollino SPOILER perché alcune di queste cose avvengono più avanti nella storia e hanno un certo impatto sulla trama. Potete continuare a leggere i prossimi tre paragrafi a vostro rischio e pericolo o altrimenti potete saltare al quarto e non rovinarvi le sorprese della serie. Nota personale: a me gli spoiler non danno fastidio quindi quando incontro un avviso di spoiler imminente nel testo che sto leggende me ne frego e vado avanti ma so che ad alcuni non piacciono e perciò lo segnalo.

Il Rituale della creazione degli akuma è sadico e meraviglioso al tempo stesso perciò ve lo voglio esporre. Purtroppo è un po’ complicato da esporre e io mi esprimo come le scimmie quindi, se dovesse risultare incomprensibile, fatemelo sapere e provvederò e rispiegarlo meglio. Dunque, il Conte si apposta nell’ombra e attende che qualcuno muoia prematuramente. Incidente, malattia, omicidio o suicidio non importa, ciò che conta è che la vittima muoia anzitempo affinché sia più compianta. Dopodiché il Conte si avvicinerà a chi è rimasto più scioccato dalla perdita e a lui (o a lei) dirà che vi è un modo per riportare in vita la persona amata. La parlantina del Conte tentatore farà in modo che il disgraziato abbocchi. Il Conte fisserà un appuntamento in un luogo isolato perché il rituale è molto vistoso e aspetterà l’arrivo del tizio. Il Conte tirerà fuori uno scheletro meccanico a grandezza umana fatto di Dark Matter e lo metterà fra le braccia del malcapitato dicendogli di chiamare a gran voce il nome della persona deceduta. L’anima, sentendosi chiamare da una voce cara, scenderà sulla Terra davanti al tizio che l’ha invocata e rimarrà intrappolata nello scheletro. Lo scheletro utilizza l’anima delle persone come carburante ma il Conte non è in grado di prendere le anime e infilarcele a forza, le anime devono entrarci di loro spontanea volontà, perciò tende loro un trappolone ben orchestrato che si basa sull’ingenuità di un defunto e di un affranto. Be’, dopo che l’anima è rimasta intrappolata nello scheletro, inizierà a berciare maledizioni contro chi l’ha chiamata perché ora dovrà vivere per sempre come carburante per un akuma (vi lascio immaginare la faccia di chi l’ha evocata pensando di fare un gesto meraviglioso invece si trova ad aver condannato per sempre l’anima della persona a cui voleva bene. In tutto questo il Conte gongola e se la ride). Appena avrà forza necessaria, lo scheletro ammazzerà la persona che ha di fronte, indosserà le sue spoglie e continuerà a vivere nella società con l’identità del tizio appena morto. Quando sarà il momento, evolverà nella forma di akuma, lascerà il corpo ospitante e vagherà libero per le terre portando morte e distruzione. Più o meno questo è il rituale, spero di essere stato chiaro.

Un’altra cosa che mi affascina è l’Ordine. Loro possono forgiare quante armi vogliono ma alla fine non tutti posso impugnarle. Avete presente Harry Potter nella bottega di Olivander? “È la bacchetta a scegliere il mago, signor Potter”, avete presente? Bene, qui succede la stessa cosa. Solo che da Olivander ci sono migliaia e migliaia di bacchette mentre l’Ordine Oscuro è in possesso di poche decine di frammenti di Innocence. Il problema vero è che gli esorcisti si girano tutti i frammenti e non ne trovano manco uno che reagisce e i frammenti restano inutilizzati a volte anche per anni. Come fare? L’Ordine Oscuro decide di forzare la risonanza fra le persone e l’Innocence arrivando a far morire le persone per il rigetto. E le porcherie che fanno non si fermano di certo qui perché cercano di far fondere gli uomini con gli akuma, creano in provetta persone adatte a utilizzare l’Innocence (progetto abbandonato perché la maggior parte dei bambini creati muore o impazzisce), fa esperimenti genetici sulle persone per modificarle affinché diventino armi umane e zozzerie simili. E a me piacciono certe vigliaccate. ^_^

L’ultima cosa, poi smetto di fare spoiler: il rapporto del Conte con la sua ‘famiglia’. Il Conte non è il classico Evil Overlord temuto da tutti i suoi sottoposti e spietato anche con gli uomini che gli sono più fedeli. Al contrario, il Conte è un pater familias magnanimo che protegge i suoi luogotenenti e non vuole che corrano rischi inutli andando a combattere in prima fila. E loro gli vogliono bene e lo rispettano come un padre. Per fare un esempio di quanto il loro rapporto sia stretto: ad un certo punto uno della ‘famiglia’ viene ucciso in combattimento e il Conte, folle d’ira, organizza una spedizione punitiva contro l’Ordine che assume i caratteri di un’invasione su larga scala. Per dire.

Finiti gli SPOILER, leggete senza pensieri.

Insomma, questo è D.Gray-man, un manga che vale la pena leggere. Se dovessi dargli un voto sarebbe 8/10, ma io sono di parte perché è stato uno fra i primi fumetti orientali che ho letto quindi il mio giudizio è sicuramente viziato da questo fatto. Una grande pecca, che potrebbe far scendere addirittura il voto di un punto pieno, è che l’autrice, come detto, ci metterà una vita a completarlo con questi ritmi perché lo mette in pausa per mesi dopo aver pubblicato una decina di capitoli. Però non è colpa della sua negligenza ma delle malattie che l’affliggono quindi non sarò cattivo e non infierirò. Beccati un otto pieno, sensei, e rimettiti presto. Ciao!

SEE YOU AMAZING WIZARD…

18 pensieri su “D.Gray-man

  1. Uno dei pochi che non si accanisce sulla povera autrice. Concordo comunque, gran bel manga, l’ho letto un sacco di tempo fa e ora non lo ricordo bene ma aveva colpito molto in positivo anche me.

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    • Poverina. Se sta male non è colpa sua, non possono certo fargliene una colpa. E comunque la Hoshino è nulla in confronto a Miura o Togashi in quanto a tempi di pubblicazione.

      PS. noto che conosci una sacco di manga. Mi fa piacere ^_^

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    • E invece c’è chi l’ha pure chiamata: “scansafatiche che non ha capito di avere in mano una gallina dalle uova d’oro”, non scherzo. Anche Togashi sapevo avesse qualche problema di salute ma lui è un pochino più riservato.

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  2. Il riferimento alle bacchette di Harry Potter è fantastico, complimenti! Adoro questo manga e spero di poter leggere presto dei nuovi capitoli, anche se mi piacevano di più i disegni “dark” dei primi numeri (specialmente quelli della saga con Aleister e Eliade)

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  3. Ciao ^^
    Sono contenta che hai dedicato un articolo a D Gray Man, è un manga/anime che merita moltissimo! Purtroppo le sue continue interruzioni forse non l’hanno reso tanto famoso quanto merita ma le caratterizzazioni, i disegni e la storia merita davvero molto!
    Sono felice di aver letto un articolo al riguardo ^^
    A presto

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  4. Attualmente è in pausa (tanto per cambiare) ma la sensei ha fatto sapere tramite i suoi profili social che riprenderà a breve la serializzazione.

    Non so quanto può interessarvi, ma D.Gray-man sta per ritornare! ^__^
    Comunque per andare quasi in OT.
    Togashi dovrebbe aver avuto oltre ai problemi di schiena (ultima volta), anche attacchi di cuore durante la pubblicazione di Yu degli Spettri.

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    • Evviva evviva la sensei!

      Povero Togashi! Sapevo che era stato male ma non pensavo così tanto.

      PS. Scusa se non ti scrivo mai sul blog ma non riesco a farlo! >.< Ogni volta che provo a commentare mi va in loop: clicco su “pubblica commento” e mi mostra l’anteprima, da lì clicco di nuovo su “pubblica commento” e mi mostra di nuovo l’anteprima. ARGH!

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  5. Povero Togashi! Sapevo che era stato male ma non pensavo così tanto.

    Sì, cosi riportano le varie interviste.

    PS. Scusa se non ti scrivo mai sul blog ma non riesco a farlo! >.< Ogni volta che provo a commentare mi va in loop: clicco su “pubblica commento” e mi mostra l’anteprima, da lì clicco di nuovo su “pubblica commento” e mi mostra di nuovo l’anteprima. ARGH!

    Credo che non ci sia bisogno di scusarsi, semmai grazie! Prova adesso anche con un commento senza senso!.

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  6. Ho il vago ricordo di alcune incoerenze di trama qua e là (tipo quando Road muore ma non muore) ma finché non lo leggerò di nuovo, eviterò di dare la cosa per scontata 🙂 e purtroppo ha anche un altro difetto: molti personaggi interessanti, sia graficamente che come carattere o poteri – mi piacciono un sacco Miranda e Lavi, ma la prima è spesso fuori scena – ma come in tutti i manga con più personaggi di quanti siano gli abitanti di Roma, diventa difficile star dietro a tutti 😦

    A ogni modo, le ultime svolte che ho letto in italiano (numero 24, credo. Comunque, i casini tra Allen e la Memory) avevano degli spunti interessanti e sarei curioso di sapere dove andrà a parare la donzella.
    Sarei anche curioso di sapere se la mia ipotesi nefasta (il Conte è Noè) sia corretta 😛

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    • Qualche buco qua e là c’è, purtroppo. Succede un po’ con tutti i manga lunghi perché l’autore scrive la storia mano a mano che il manga procede e a volte si trova costretto a ritornare sui propri passi. La Hoshino però è stata brava a mascherarli (complice anche una trama che non è poi così intricata), diversamente da altri. *coff*coff*TiteKubo*coff*coff*

      Dici che il Conte è Noè? Potrebbe. In effetti i Noah sono suoi “figli” in qualche modo, quindi lui potrebbe essere il capostipite. Però è anche vero che lui è il nemico di Dio, quindi è Satana. Ma il suo nome è Adam, ovvero il primo uomo. Ho paura che il Conte stia incarnando troppe persone XD

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    • La mia è solo un’ipotesi, dovuta anche all’esistenza dell’arca e al fatto che – se non ricordo male – nel post-diluvio di 3 giorni (contro i 40 canonici) alla famiglia Noah si deve il ripopolamento della Terra.
      Stai a vedere che, alla fine, il cattivo vero sarà Dio XD (già visto in altre storie giappo, il tema JHWH = boss finale sembra piacer loro molto).

      Riguardo ai buchi endemici degli shonen: ahimè, quanto è vero! Kubo ha candeggiato la sua storia come aveva già fatto col suo titolo – nomen omen XD – Mashima ha preferito trasformare FT in una collezione di fanservice spogliereccio (ma è stato originale: per la par condicio, ha scoperto pelle sia maschile che femminile. In uno shonen, è quasi rivoluzionario XD ) e preferisco non parlare nemmeno di Naruto!
      A oggi, gli shonen che non ho interrotto per noia, fan service, vuoto narrativo pneumatico e incoerenze gravi sono pochi: D-Gray Man (che si interrompe da solo XD) Fullmetal Alchemist, Kekkaishi, Ushio e Tora e Blue Exorcist – ma questo esce ogni morte di Papa e non è finito, spero che non si storpi troppo col tempo…

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    • Purtroppo gli shonen davvero buoni si contano sulla punta delle dita. Se uno è disposto a chiudere un occhio di tanto in tanto quando incontra un buco logico “piccolo” o davanti a una spiegazione non proprio coerente si può arrivare a una trentina di titoli, ma quanto è dura trovarli in mezzo a tutto il ciarpame che gira!

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