Fleming – Essere James Bond

Fleming – Essere James Bond è una miniserie televisiva del 2014 di soli quattro episodi prodotta dalla BBC America. La serie è un semi-biografia sulla vita di Ian Fleming, noto scrittore conosciuto soprattutto per aver inventato il personaggio di James Bond. Essendo io un appassionato dei film di 007, ho deciso di guardare la miniserie per scoprire qualcosa in più sulla vita di Fleming. Sapendo poi che i libri da lui scritti sono quasi autobiografici e che il personaggio di James Bond è una self-insertion, mi aspettavo di vedere un sacco d’azione. Ma in realtà non è esattamente così.

La serie, che dovrebbe essere una biografia, copre in realtà solo 6 anni della vita di Ian: dal 1939, anno in cui entra nella Marina inglese, al 1945, anno in cui la lascia. In effetti è un po’ pochino per essere una biografia, ma va be’. E non parla affatto James Bond. Certo, Ian nella Seconda Guerra Mondiale ha fatto cose davvero memorabili ma mi aspettavo un po’ più presenza di 007 visto che compare nel titolo. Ma vediamo meglio cosa succede. 

La serie inizia con un’inquadratura subacquea e la colonna sonora di 007 in sottofondo (e già qui avevo gli ormoni impazziti). Dopodiché si vede un individuo armato di fiocina che si avvicina ad una donna che sta facendo fishwatching. L’uomo punta l’arma contro l’ignara ragazza e fa fuoco ma il colpo la sfiora soltanto (qui avevo il fiato corto e il sudore sulla fronte). Poi si scopre che i due in realtà sono Ian a Ann, freschi sposini in luna di miele (e questo smonta completamente tutta la tensione). Dopo il loro rientro a Goldeneye, la residenza estiva giamaicana di Fleming, si scopre che siamo nel 1952. Ian ha appena finito di scrivere Casinò Royale, il primo romanzo con protagonista James Bond e subito parte un flashback che ricostruisce la vita di Fleming.

Il buon Ian, scansafatiche di fama regionale, passa le giornate a sedurre ragazze e collezionare cose a caso spendendo più di quanto guadagni. Ma cos’è che colleziona esattamente? “Cose belle”, dice lui. LOL. Ma che razza di criterio è “cose belle”? Che poi è quasi tutta pornografia (Ian maiale!). Ma la vita da nullafacente dura poco perché viene reclutato dall’ammiraglio Godfrey in persona per essere suo assistente personale. Ma la scena ha dell’Incredibile. Infatti Ian viene beccato in una biblioteca pubblica di Londra mentre compra una copia del Mein Kampf da un filonazista. Ian viene condotto in una cella e gli vengono elencate una serie di crimini di cui è accusato, tra cui:

  • avere contatti con la maggior parte dei filonazisti di Londra,
  • abitare in una casa utilizzata come principale punto di ritrovo per i fascisti locali,
  • aver avuto rapporti con i principali esponenti del partito nazista durante il suo periodo da giornalista in Europa,
  • aver finanziato i nazisti ed essere in possesso di una copia del Mein Kampf.

Queste accuse sarebbero sufficienti a farlo sbatter in carcere a vita, tuttavia l’ammiraglio se lo prende come assistente personale con l’incarico di gestire l’Intelligence e filtrare tutte le notizie prima che arrivino ai piani alti. Ma ti pare che prendi un uomo accusato di essere un fascista e lo fai diventare capoufficio all’ammiragliato? E sapete qual è il motivo per cui l’hanno reclutato? Winston Churchill (guarda chi sono andati a scomodare) ha apprezzato in particolar maniera i di lui scritti di fantapolitica, tanto da far pressioni affinché facessero entrare Fleming in Marina. Gli Incredibili Plot Hole hanno poteri ben superiori ai nostri…

Intanto Ian comincia a frequentare una certa Muriel e si innamora di Ann, moglie del Barone O’Neill, conosciuta ad una festa. Queste relazioni amorose, che occuperanno buona parte della serie rendendo la vita di Fleming più simile a una telenovela brasiliana che non a una spy-story (tanto chi se ne frega se è scoppiata la guerra!), fanno emergere il suo lato oscuro. Infatti Ian è uno stupratore! Quando la sua donna si rifiuta di concedersi a lui, ella viene prontamente presa per i capelli, attaccata al muro e toccata dove una gentildonna non dovrebbe essere toccata senza il di lei consenso. Il perfido Ian arriverà anche a gettare Ann a terra, strapparle i vestiti di dosso, e costringerla al sesso. Se non è violenza sessuale questa…

È vero che nei libri con protagonista Bond (e a volte anche nei film) emerge una certa passione di James Bond per lo stupro, ed è anche vero che sia Ian che Bond sono molto maschilisti, ma da avere fantasie erotiche a essere uno stupratore effettivo ne passa di acqua sotto ai ponti. Va be’.

Mentre Ian stupra innocenti fanciulle (che poi tanto innocenti non sono) e il buon senso, l’Inghilterra ha catturato due ufficiali nazisti e li tiene prigionieri pronti per essere interrogati. Cosa farà il nostro eroe in una simile situazione? Ma li porta fuori a pranzo, ovviamente! Con il risultato di mettere in allarme tutta Scotland Yard che prontamente fa irruzione nel locale e li arresta. Che Incredibile Genio! Però in questo modo è entrato in possesso di informazioni importantissime: i tedeschi conoscono in anticipo le mosse dell’Inghilterra e non cadono nelle loro trappole perché hanno spie in tutti i dipartimenti britannici. Ma Ian è sempre un passo avanti agli altri e gli viene l’idea del secolo: infiltrare spie inglesi nei ranghi tedeschi! OH MY GOD! Che Incredibile Colpo di Scena! Chi avrebbe mai pensato a una mossa così raffinata? Solo Ian poteva. Ma non vi preoccupate, è ancora lontano il momento in cui Ian finirà le sue idee geniali.

La Francia sta per capitolare e l’ammiraglio francese Darlan è in procinto di consegnare la flotta francese nelle mani dei tedeschi. Per questo Ian e Godfrey si recano a Lisbona per fare qualcosa (Operazione Goldeneye?). Innanzitutto Ian punta tutti i soldi che si sono portati dietro al casinò solo per fare bella figura con la donna di un ufficiale tedesco. E perde tutto. LOL! Dopodiché si reca a Parigi senza il permesso di Godfrey e si spaccia per un ambasciatore mandato da Churchill per far cambiare idea a Darlan. Darlan fugge senza neanche prendere in considerazione quello che Ian ha da dire. LOL! Sul serio, non capisco come mai non l’abbiano ancora arrestato o licenziato dopo tutto quello che ha fatto. Gli Incredibili Plot Hole scorrono potenti in Fleming.

Tornato in Inghilterra, Ian rientra a casa e vi trova Ann. Ah, ho dimenticato di dire che spesso Ian rientrando a casa vi ha trovato Ann. E Ann si prende un sacco di libertà fra le quali toccare tutto e farsi un bel bagno caldo. Per chi se lo stesse chiedendo, sì, Ann è ancora sposata con il barone O’Neill ma il marito è al fronte. Per rimediare alla sua assenza (Ann si sente tanto sola), la donna si è trovata un amate, Esmond. Sì, avete letto bene: Esmond, non Ian. Infatti per lei un amante è troppo poco e ha iniziato a frequentare anche Ian (che, ricordiamolo, l’ha violentata).

Come dicevo, Ian rientra a casa dopo essere stato a lungo in Europa. Durante la sua assenza i tedeschi hanno bombardato Londra diverse volte e Ian scopre che Muriel (la donna con la quale era intenzionato a sposarsi, nonostante i rapporti con Ann) è rimasta uccisa. Incredibile Colpo di Scena! Ma a nessuno importa. Anche Ian se ne dimentica in fretta, tanto lui ha la sua travagliata relazione di amore/odio con Ann (datagli direttamente dagli Incredibili Plot Hole) che ripara al tragico lutto.

Probabilmente la morte di Muriel doveva spiegare perché Ian (e quindi la sua controparte cartacea, Bond) crede che l’amore sia fugace e mai vero, che sia solo una cosa temporanea e che non possa durare per sempre. E forse doveva anche spiegare perché lui non crede nel matrimonio e eprché pensa che le  donne siano troppo fragili. Ma fallisce in entrambi i casi, ahimè.

La proposta (geniale!) di utilizzare delle spie viene accolta e all’infallibile Fleming viene dato il compito di organizzare una squadra speciale che avrà il compito di fare incursioni in territorio nazista e sottrarre materiale riservato (rapporti dell’Intelligence tedesca, ricerche scientifiche ed altro scartoffie). ian sceglierà personalmente tutti i suoi uomini, perché vuole solo i migliori per una missione così delicata. Dopo aver rifiutato più di centotrenta candidati decide di arruolare, come primo uomo a far parte del corpo, un certo Dixon (ricordatevelo bene, ché tornerà più avanti). Tuttavia l’uomo non è insieme agli altri, che stanno dando prova delle loro abilità atletiche e da tiratori per Ian, ma è in cella. Dixon è stato messo in cella perché, durante un’esercitazione in cui era stato catturato dalla squadra rivale, si era improvvisato Rambo e, dopo aver aggredito i soldati incaricati di sorvegliare i prigionieri nemici catturati, è tornato dai suoi compagni sul campo e ha continuato a combattere come se nulla fosse successo. Ma non è in cella solo per questo: infatti fra i capi d’accusa figurano anche aggressione a un ufficiale, insubordinazione e ubriachezza. Ovviamente Ian non può non reclutare un uomo simile. “Li voglio tutti così”, dirà ad un certo punto. Bravo Ian, tu sì che sai come farti ammazzare.

Dopo averli addestrati (da quando ha la licenza di istruttore?) decide che è ora di mandarli in azione. Lui però non può guidarli essendo fisicamente e mentalmente troppo scarso. Verrà anche sottoposto a diverse prove che fallirà miseramente dimostrando di non essere in grado di guidare i suoi uomini.

Ma a Ian fremono le mani e deve fare qualcosa. Perciò comincerà a indagare sui progetti tedeschi circa le armi nucleari. Gli Alleati non sono mai riusciti a sapere a che punto fossero i progetti tedeschi ma sospettano siano più avanti rispetto a quelli americani. E Ian decide di indagare per scoprire qualcosa. Ma l’unica informazione in suo possesso (per ora) è la direzione presa da alcuni camion che hanno lasciato i principali laboratori tedeschi (trasportando molto probabilmente materiale top-secret che Ian ricollega esclusivamente ai progetti nucleari) per una destinazione ignota. Tracciando perciò su una mappa della Germania linee casuali verso sud-est partendo da tali laboratori, nota che le linee si intrecciano, per purissimo caso, sopra Tambach. “Ho scoperto dove sono”, dice. Sei sicuro che sia effettivamente lì che stiano andando? Innanzitutto i camion seguono le strade, non volano, perciò le righe dritte che hai tracciato non credo indichino esattamente la strada che hanno percorso. Poi, i camion sono andati inizialmente verso sud-est, non è detto che abbiamo continuato in quella direzione. Infine, caro il mio Ian, se avessi effettivamente tracciato delle righe dritte e parallele (come hai detto di aver fatto) non credo che quelle si sarebbero incrociate sopra Tambach. Perché lo sai che le rette parallele non si incontrano, vero? E ti lamenti che non ti mandano in Germania? Voglio proprio vedere come ti orienti su una cartina se non riesci neanche a tracciare due righe dritte.

Come al solito i superiori non gli credono (chissà perché?) e come al solito Ian decide di fare di testa sua. Da buon Gary Stu parte diretto verso Tambach, verso Incredibili Avventure. Lui e la sua squadra, ovviamente, che, tengo a specificarlo, è composta da Dixon (lo ricordate? Quello che si è improvvisato Rambo?) e da una jeep. Dopo aver oltrepassato i confini sicuri degli Alleati (siamo verso la fine della guerra quindi il confine è parecchio dentro il territorio tedesco), raggiungono Tambach. Ed è qui che gli Incredibili Plot Hole fanno i fuochi d’artificio chiudendo in bellezza la serie.

Appena arrivati trovano uno scienziato tedesco, Brandel, e il suo assistente intenti a bruciare montagne di fogli. L’assistente si dilegua alla vista dei due agenti britannici mentre Brandel resta al suo posto e Ian lo interroga. Si scopre dunque che quello che sta bruciando è il risultato di anni di ricerche che i nazisti gli hanno ordinato di distruggere affinché non cada nelle mani degli Alleati. Fleming gli assicura che se si unirà agli Alleati salveranno lui e le sue ricerche e Brandel accetta di buon grado l’invito. Ian ordina ai due (Dixon e Brandel) di caricare tutto sul camion dello scienziato mentre lui andrà a cercare l’assistente. Brandel lo rassicura dicendo che il suo assistente si è solo spaventato e che non farebbe mai nulla di male. Infatti è solo andato a chiamare via radio una pattuglia nazista che si trovava nelle vicinanze, ma questo Brandel non lo sa. Arrivano i soldati e Dixon pensa bene di sparare contro quaranta nazisti armati fino ai denti. L’esito dello scontro? Dixon viene crivellato dai colpi di quaranta mitra tedeschi. Ma che pensavi di fare da solo? Non sei Rambo, anche se cerchi disperatamente di imitarlo! Ian sentendo i colpi, si affaccia e vede i nazisti, i nazisti vedono lui ed è amore a prima vista e Ian se la dà a gambe. Brandel gli indica una via di fuga mentre cercherà di rallentare (a suon di chiacchiere) i nazisti. Il capitano della pattuglia chiede allo scienziato chi fossero i due uomini, senza ottenere risposte precise, e gli ricorda senza tanti giri di parole che i traditori vengono uccisi. Ian, che non riesce ad aprire una porta per uscire dal retro (ora hai capito perché non ti volevano mandare al fronte?), finisce per fare a pugni con l’assistente. Dopo averlo accoppato e avergli rubato l’uniforme, Ian riesce a sgattaiolare quatto quatto sotto gli occhi di quaranta soldati che stanno perquisendo il maniero e torna da Brandel che inventa delle scuse improbabili circa l’identità di Ian per giustificare al capitano la di lui presenza. Il capitano non se la beve. A salvare la situazione è il richiamo di uno dei soldati che ha appena ritrovato il corpo dell’assistente accoppato e ha dato l’allarme. Il capitano corre all’interno del laboratorio lasciando da soli, senza nessuno a sorvegliarli, uno scienziato che sospetta esser un traditore, uno sconosciuto senza identità, e un camion. I due salgono sul camion e se ne vanno (chi l’avrebbe mai detto).

Ma I due non riescono a raggiungere il confine perché vengono fermati da una pattuglia russa che, vedendoli con indosso l’uniforme tedesca, è decisa a giustiziarli sul posto. Tuttavia Ian ha diligentemente messo tutti i documenti che dimostrano la sua vera identità in tasca. Molto conveniente che i documenti te l’abbiano chiesti i russi e non i tedeschi, eh? Probabilmente i russi non hanno idea di cosa siano dei documenti contraffatti perché lasciano andare Fleming senza fargli domande. Il povero Brandel supplica Ian di intercedere per lui, e cosa fa Ian? Monta sul camion e se ne va! Ma come? Lui ti ha aiutato a scappare, si è messo nei guai con i tedeschi per salvarti le chiappe, arrivando a farsi giudicare traditore, e tu gli restituisci il favore in questo modo? Sei una persona orribile! Orribile! La scena si conclude con Ian che guarda dallo specchietto mentre sparano in testa allo scienziato.

Tornato in Inghilterra, Ian presenta le dimissione e lascia la Marina per sempre. E scopre che Ann ha deciso di sposare Esmond, dopo che il suo primo marito è morto sul campo. Il giorno prima delle di lei nozze, Ian e Ann si dicono addio per sempre, salvo poi avere entrambi un ripensamento la sera stessa. Complimenti a entrambi per la coerenza.

E finalmente siamo arrivati alla fine. L’ultimo episodio si conclude con Ian che parla con il fratello dell’idea di scrivere un romanzo che abbia una spia come protagonista. E ha già scelto il nome partendo da un giochino che facevano a scuola, quello di mescolare nomi e cognomi dei compagni di classe (tempi tristi i loro se questi erano i loro giochi). Ha pensato a James Aitken e Harry Bond. Provate a immaginare a quale nome ha pensato? Harry Aitken! Ma porcaccia la miseria, Ian, riesci a farne una dritta?!

E questo era Fleming – Essere James Bond. Non mi è piaciuto ma credo si sia capito anche senza che lo dicessi esplicitamente. Secondo me, si sono soffermati troppo sulla storia d’amore tra Ian e Ann tralasciando particolari importanti e cose più interessanti. Molte cose sono addirittura sbagliate (e ricordo che questa dovrebbe essere una biografia). Ad esempio, il nome “James Bond” non è uscito fuori con un giochino del cavolo che Ian faceva a scuola ma Ian, grande appassionato di birdwatching (passione che nella serie non viene neanche accennata), l’ha preso in prestito dall’omonimo ornitologo, grande autorità nel campo degli uccelli e uomo molto stimato dal vero Ian Fleming.

L’impressione più forte è che molte cose relative alla vita di Fleming siano state inserite a forza all’interno tanto per dare una parvenza di biografia. Ad esempio il fatto che fosse giornalista viene accennato da Godfrey nel momento della cattura in seguito all’incontro con il filonazista all’inizio della serie; che lavorasse in banca viene fatto vedere in una scena che dura circa un minuto e senza alcuna utilità; le idee brillanti che ha avuto per gadget à la James Bond vengono trattate in una scena dalla durata di non più di tre minuti; e così via.

Invece non vengono trattati temi importanti come la già citata Operazione Goldeneye, o le operazione del Commando 30 (la squadra di spie messa su da Fleming e della quale era a capo) per cercare di recuperare i codici di decriptazione di Enigma, la potentissima macchina per cifrare messaggi made in Germany che gli alleati non riuscivano a interpretare e rappresentò un grande ostacolo per molto tempo. Basta un semplice giretto su Wikipedia per scoprire importanti imprese fatte da Ian durante la guerra (e in particolare i suoi sforzi per contrastare Enigma) e che nella serie non vengono neanche accennate, come il tentativo fatto durante il raid su Dieppe e l’Operazione Ruthless. A proposito, sapevate che Ian Fleming e Alan Turing (genio matematico, grandissimo crittografo e padre dell’informatica) si sono conosciuti durante quest’ultima operazione?

SEE YOU AMAZING WIZARD…

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